Nella Terza giornata del Simposio
dei Vigili del fuoco volontari allievi

Integrazione e formazione protagonisti nei workshop

Si è chiusa questa mattina (sabato), con la cerimonia ufficiale e la consegna dei diplomi presso il Grand Hotel Trento, l’edizione 2016 del Simposio CTIF dei Vigili del Fuoco volontari allievi, che ha richiamato in questo giorni in Trentino oltre 120 giovani da tutta Europa, accompagnati dalle relative delegazioni. Tanti gli spunti emersi nella tre giorni di dibattiti, workshop e incontri nei quali si è discusso del futuro dell’istituzione giovanile dei Vigili del fuoco volontari e dei valori che essa rappresenta e porta avanti. In particolare la sottolineatura del ruolo unificante dei Vigili del Fuoco nel processo integrativo delle nuove cittadinanze, specie in questo momento, nel quadro di un’Europa che deve ritrovare coesione. Durante i workshop è stata analizzata la situazione attuale delle varie Federazioni europee, auspicando ulteriori passi verso l’armonizzazione delle normative e continuando sulla strada dell’apertura di questa istituzione. Processi e idee che possono germogliare con più spontaneità proprio fra i giovani ed è per questo che i Vigili del fuoco Allievi volontari si pongono idealmente come incubatore di queste tendenze.

“Del resto – spiega Alberto Flaim, presidente della Federazione dei Corpi dei Vigili del fuoco volontari della Provincia di Trento – i giovani sono portatori di una nuova sensibilità rispetto a queste tematiche ed esprimono una forte carica aggregativa; l’istituzione Vigili del fuoco volontari è attenta a cogliere questi cambiamenti e a farsi portatrice di queste nuove esigenze, sempre nell’ottica del rispetto del senso del dovere e dello spirito volontaristico che la contraddistinguono”.

Positivo il bilancio finale del Simposio: tanti gli spunti trattati ed di ottimo interesse il materiale prodotto durante i workshop, nei quali i giovani sono stati i protagonisti. Ottimo è stato il livello organizzativo e l’ospitalità messe in campo dalla Federazione dei Corpi dei Vigili del fuoco volontari della Provincia di Trento nel centro Aerat di Candriai, molto apprezzate, dalle delegazioni giunte da tutta Europa e di Jon Hendrik Kuinke presidente della Commissione IJLK (Giovani Vigili del fuoco volontari) europea. Così come lo è stato il giro turistico nella città di Trento del pomeriggio, con la partecipazione dei giovani Vigili del fuoco volontari ad alcuni laboratori al Muse.


Nella seconda giornata del Simposio
dei Vigili del fuoco volontari allievi

Integrazione e formazione protagonisti nei workshop

Giovani, formazione e integrazione al centro della seconda giornata del Simposio internazionale degli Allievi dei Vigili del fuoco volontari, ospitato dalla struttura Aerat di Candriai e organizzato dalla Federazione dei Corpi dei Vigili del fuoco volontari della Provincia di Trento. Giornata che ha visto in prima fila soprattutto i giovani, protagonisti dei 4 workshop dedicati ad altrettante tematiche strategiche per il futuro. Ad aprire i lavori, i saluti delle autorità, che hanno sottolineato la centralità di questo evento quale incubatore di idee e spunti per il futuro dell'istituzione dei pompieri volontari. Tra gli intervenuti Italo Gilmozzi, a nome del Comune di Trento, i dirigenti del Dipartimento Protezione civile della Pat Stefano de Vigili e della Scuola antincendi Ivo Erler, l'ingegner Emilio Occhiuzzi responsabile della Formazione del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, dell'ing. Fabio Dattilo Dirigente Generale - Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica presso il Ministero dell’Interno e di Jon Hendrik Kuinke presidente della Commissione IJLK (Giovani Vigili del fuoco volontari) europea.

«I Vigili del fuoco volontari – ha detto nel saluto introduttivo l'assessore provinciale alla Protezione civile Tiziano Mellarini – sono una colonna portante della Protezione civile del Trentino e questo simposio pone motivi di grande interesse perché mette al centro i giovani, che rappresentano la linfa vitale di questo movimento». Secondo Mellarini sono due le parole chiave che descrivono questo Simposio: «la prima è integrazione, oggi più che mai c'è bisogno di togliere gli steccati e dare il via alla vera integrazione e all'incontro di culture diverse per rafforzare l'Europa. La seconda è formazione: su di essa si basa il nostro futuro e la capacità dei giovani di affrontare questi momenti di cambiamenti così complessi e saper affermarsi non solo nel loro percorso da Vigili del fuoco volontari, ma anche nella vita e nella professione». Strategico – fra quelli trattati – è stato appunto il tema dell'integrazione, approfondito in particolare dalla delegazione inglese; una tematica sulla quale le varie federazioni stanno cercando delle strategie comuni di azione, anche alla luce della crescente emergenza legata all'immigrazione. In questo senso il ruolo dei Vigili del fuoco volontari quale movimento aggregativo si rivela fondamentale.

Un tema affrontato nella sua relazione anche da Alberto Flaim, presidente della Federazione dei Corpi dei Vigili del fuoco volontari della Provincia di Trento: «Integrazione e solidarietà sono facce della stessa medaglie e i Vigili del Fuoco volontari ne sono veri interpreti. I pompieri non fanno sociologia e non possono certo risolvere i problemi di integrazione dell'Europa: però la Federazione assieme a Corpi ha affrontato questa tematica alcuni anni fa e dunque possiamo portare la nostra concreta esperienza che ha dato risposta a delle istanze forti che sono arrivate dal territorio. Così è accaduto che giovani immigrati si sono avvicinati all'attività dei Vigili del fuoco volontari, e attraverso il cambio degli Statuti è stato possibile dare risposte a questo importante processo, togliendo il requisito della cittadinanza e dando loro la possibilità di partecipare alla nostra attività».

Tra gli spunti emersi dal dibattito, quello sulla necessità di armonizzare le età di accesso e di inizio del percorso formativo che oggi rilevano ancora delle differenze, talvolta anche all'interno degli stessi paesi. In questo senso si è parlato anche della proposta – che arriva dai paesi dell'est Europa ed in particolare dalla Polonia – di abbassare l'età nella quale è possibile accedere ai Vigili del fuoco (allievi) fino a sei anni. Al centro del dibattito, le opportunità di questa scelta e la sua importanza per i giovani, ma anche le criticità che questa scelta porta con sé, a livello ad esempio di responsabilità.

Integrazione al centro dell’attenzione – L’esperienza inglese

Mike Norton, ispettore dei Vigili dei Fuoco nel West Midlands, UK, ha portato a Candriai la propria testimonianza, coordinando il workshop dedicato all’integrazione dei “nuovi cittadini” europei, anche grazie all’istituzione dei Vigili del Fuoco, in particolare allievi.
«L'integrazione – ha detto - è diventata cruciale ed è al centro delle riflessioni di questo simposio perché i giovani possono vedere quotidianamente in tv e sui media che ci sono nuove persone che stanno arrivando in Europa, e dunque si pongono degli interrogativi. I Vigili del fuoco volontari sono persone sensibili a questi temi, così come – in altro contesto - lo sono stati anche ad esempio sulla tematica della disabilità.

I Vigili del fuoco, per loro costituzione, sono infatti realtà senza confini, e accolgono chi ha voglia di fare e di impegnarsi, senza distinzione di Religione o credo politico, ma semplicemente pensano a fare il proprio dovere.
La tematica dell’integrazione, specie fra gli allievi, è dunque oggi in primo piano. C'è peraltro un valore aggiunto che i figli degli immigrati portano ai nostri corpi; abbiamo in Gran Bretagna delle esperienze profonde di multiculturalità, e all'interno dei VVFF è possibile approfondire esperienze di integrazione e di lavoro assieme e già diversi anni fa proprio nel mio Corpo di appartenenza siamo stati precursori con un comandante di origini indiane
».


Allievi e integrazione – Parla il presidente degli allievi VVFF europei Jon Hendrik Kuinke

Jon Hendrik Kuinke presidente della Commissione IJLK europea, quella che raggruppa i Giovani Vigili del fuoco volontari: «L'integrazione è per noi importante da alcuni anni, ma oggi assume una strategicità ulteriore a fronte dei nuovi fenomeni migratori, con tante persone che vogliono venire in Europa da paesi dove c'è guerra e all'interno dei VVFF è di certo una tematica che va approfondita. I Vigili del fuoco sono da sempre una comunità sfaccettata con una composizione varia dal punto di vista sociale e dunque perché non dovrebbero essere accoglienti anche verso le nuove cittadinanze e le loro istanze?
Qui a Candriai oggi abbiamo parlato di cose davvero importanti, con l'obiettivo che i giovani che hanno partecipato poi portino nelle loro realtà le esperienze che oggi abbiamo approfondito e diventino megafono verso i loro coetanei di queste istanze.
I VVFF sono da sempre alfieri di valori positivi e quello dell’integrazione responsabile lo è di sicuro e dunque ci sentiamo di lanciare messaggi positivi che poi si possono irradiare anche al resto delle nostre società di appartenenza
».

Presidente Alberto Flaim

Mike Norton - Ispettore dei Vigili dei Fuoco nel West Midlands UK

Jon Hendrik Kuinke - Presidente della Commisione IJLK

I vigili del fuoco allievi in tutta Europa si danno appuntamento a Candriai

Oltre cento Allievi Vigili del Fuoco in rappresentanza di ben 13 nazioni europee, oltre alla Russia, aderenti al CTIF, il Comitato tecnico internazionale di prevenzione ed estinzione incendi. Sono loro i protagonisti del Symposium 2016, che si svolge per la prima volta in Italia. Ad ospitare i lavori, dal 5 all’8 maggio, il Centro formativo di Candriai Aerat. Venerdì 6 maggio, con inizio alle 9, è prevista l’inaugurazione ufficiale della kermesse.
L’evento, che ha cadenza biennale, prevede tre intense giornate di confronto su tematiche inerenti il mondo dei giovani Vigili del Fuoco, per i quali ogni nazione invierà una rappresentanza formata da tre allievi e due accompagnatori, oltre a momenti volti a scoprire le eccellenze storico-culturali che impreziosiscono la città di Trento.
Il titolo del Symposium 2016 é “Youth fire brigade - Challenges of the future” . Una sfida che gli Allievi di tutta Europa, di età compresa fra i 15 ed i 18 anni, sapranno cogliere e interpretare per portare avanti e migliorare sempre più questa tradizione secolare al servizio delle nostre comunità.

I temi in discussione nei vari workshop, tenuti rigorosamente in lingua inglese, sono: "Transfer of the Youth Fire Brigade to active duty”, dedicato al passaggio da Allievo a Vigile attivo;
"Integration: challenges/opportunities?”, che metterà in luce come il problema dell’integrazione dei ragazzi stranieri passi anche dai Corpi dei Vigili del Fuoco;
"Youth Fire Brigade still has a future?”, incentrato sul futuro che attende i Vigili del Fuoco Allievi;
"Challenges by children fire departements”, che si soffermerà sulla sfida che dovranno affrontare i bambini desiderosi di vestire la divisa da Vigile.

Per dare la possibilità di seguire il Simposio a tutti coloro che non potranno partecipare (per motivi logistici l’evento è a numero chiuso), per la prima volta quest’anno le fasi conclusive, con i risultati e le relazioni dei workshop, saranno trasmesse in diretta e in streaming sul sito di Trentino Tv. In tal modo ogni Corpo, in tutto il mondo, potrà seguire idealmente i propri Allievi che interverranno a questa prestigiosa tribuna.
Nelle giornate antecedenti al Simposio si riunirà, sempre a Candriai, la Commissione Internazionale dei Vigili del Fuoco Allievi (IJLK), che programma ed organizza le competizioni internazionali - le Olimpiadi CTIF, dedicate per l’appunto agli Allievi - che nel 2017 si svolgeranno a Villach, in Austria.

Il benvenuto del presidente della Federazione dei corpi dei Vigili del fuoco volontari della Provincia di Trento

I giovani al centro del Symposium di maggio

Presidente Alberto Flaim

Alberto Flaim
Presidente

Spesso nelle cerimonie ufficiali parliamo e sentiamo parlare dei valori che sostengono il lavoro dei Vigili del Fuoco Volontari. Si tratta in effetti di princìpi importanti, che stanno alla base di questa stessa istituzione: ecco allora che termini come volontariato, senso di appartenenza, spirito di servizio verso la comunità, abnegazione, assumono un significato particolare se rapportati alla storia e all'attualità della nostra istituzione. Un senso molto solido e concreto, radicato nell'esperienza quotidiana di chi indossa o ha indossato questa divisa.

Questo è il grande patrimonio che rappresenta le fondamenta del mondo pompieristico trentino, ed è strategico riuscire a trasferire alle nuove generazioni questi sentimenti e queste propensioni. In questo senso, sono molte le iniziative messe in campo dalla Federazione per garantire una “passaggio generazionale” che sappia comunicare ai giovani non solo capacità operative e competenze tecniche, ma anche i valori che oltre cento anni fa hanno spinto tante persone nelle varie realtà locali del Trentino a ritrovarsi e mettersi disposizione per la sicurezza della propria comunità.

Anche in quest'ottica la Federazione ha promosso questo appuntamento molto importante, ossia il Symposium, a Trento, con tante nazioni aderenti al CTIF presenti nella nostra provincia. Saranno tre giornate di significativo confronto e riflessione sulle principali tematiche che riguardano il mondo dei giovani Vigili del Fuoco nel contesto europeo. Il titolo del Symposium “Youth fire brigade – a challenges of the future” è esemplificativo delle tematiche trattate: il coinvolgimento proattivo dei giovani rappresenta dunque una sfida per tutte le nazioni europee e non solo (prevista anche una delegazione della Federazione Russa) ossia quella di immaginare un futuro per l'istituzione del volontariato pompieristico, che colga i cambiamenti della società e sappia adattarvisi, non disperdendo mai, però, quel potenziale di principi etici e comportamentali, che costituiscono un comun denominatore ineludibile.

Nel concreto si parlerà delle problematiche relative al passaggio da allievi a Vigili attivi, delle tematiche legate alla gestione dei giovani in relazione all'impegno dell'essere Vigili del Fuoco: molto interessante, infine, sarà il momento dedicato a comprendere cosa e quanto questa istituzione possa fare per favorire l'integrazione dei ragazzi stranieri. E qui mi ricollego con quanto detto poco sopra: anche su questa tematica si misura la capacità del nostro mondo di adattarsi ai cambiamenti della nostra società – necessariamente diversa da quella che salutò la fondazione dei primi corpi, 150 anni fa – riuscendo anche ad essere elemento capace di dare risposte e lavorare, a fianco delle altre istituzioni, per favorire l'integrazione in una società sempre più multiculturale.

Proprio perché crediamo che questa edizione del Symposium possa offrire spunti di dibattito e riflessione importanti, abbiamo voluto allargare la platea potenziale ed infatti per la prima volta ci sarà la possibilità di assistere in diretta Tv su Trentino Tv e streaming web (sempre sul sito di Trentino Tv) delle fasi finali della discussione e dei workshop. Un modo per rendere partecipi tutti i Corpi di questo evento di livello internazionale e di permettere alle compagini di appartenenza dei partecipanti della altre nazioni di seguire i lavori… a distanza. Naturalmente all'evento verrà assicurata dalla Federazione massima visibilità attraverso i vari strumenti di comunicazione di cui disponiamo, come il periodico Il Pompiere, la pagina Facebook che sta avendo ottimi risultati, il profilo Twitter della Federazione e – naturalmente – grazie alla collaborazione e agli spazi che i media locali vorranno dedicarci.

Si tratta, infine, di un evento di ampio respiro, che dà lustro e visibilità internazionale al mondo del volontariato pompieristico trentino.

Un benvenuto, dunque a tutti i partecipanti a questo simposio, specialmente i giovani che rappresentano il futuro del volontariato pompieristico.

Monte Bondone e dintorni

La struttura ospitante, il Centro formativo Aerat di Candriai

Ad ospitare il Symposium è il Centro formativo Aerat di Candriai, sul Monte Bondone, immerso nel verde e nella tranquillità. Ad una manciata di chilometri Trento, città d’arte d’impronta rinascimentale. Punto d’incontro tra le culture italiana e mitteleuropea, fu scelta per ospitare l’omonimo Concilio ecumenico. Dell’epoca rinascimentale conserva interessanti testimonianze, molte delle quali si mostrano agli occhi del viaggiatore sulle facciate dei palazzi nobiliari che abbelliscono ed impreziosiscono il centro storico.
La storia della città ha, però, radici più lontane che risalgono all’epoca dell’Impero Romano: dell’antica Tridentum si conservano ancora le tracce nel sito archeologico sotterraneo.

A dominare la città il Castello del Buonconsiglio, fortezza medievale trasformata dai Principi Vescovi in un’elegante residenza ed oggi sede di un prestigioso museo. È formato da diversi corpi di fabbrica, ognuno testimone di un’epoca e dei suoi protagonisti. Di particolare prestigio la Torre dell’Aquila, che custodisce gli affreschi del celebre “Ciclo dei mesi”, uno dei più importanti esempi del gotico internazionale.
Di grande suggestione è anche il Duomo dedicato a S. Vigilio, realizzato in stile romanico-lombardo e al cui interno vennero promulgati i decreti del Concilio di Trento, così come i numerosi musei che costellano il territorio, da quello Diocesano Tridentino, che espone opere che coprono un arco cronologico compreso tra il XIII e il XIX secolo, alle particolarissime Gallerie di Piedicastello, due tunnel stradali dismessi trasformati in originali spazi espositivi, passando per il Muse, il nuovo Museo della Scienze. È questo un innovativo ed avveniristico museo, progettato dall’archistar Renzo Piano ed inaugurato tre anni fa, capace di interpretare la natura e la biodiversità a partire dal paesaggio montano con gli occhi, gli strumenti e le domande della ricerca scientifica, cogliendo le sfide della contemporaneità.

La città di Trento è anche l’incrocio di diverse piste ciclabili e quindi ideale punto di partenza per chi ama muoversi e stare nella natura. Gli appassionati della mountain bike trovano un percorso che dal centro arriva sul Monte Bondone e lì sterrati che si snodano sull’Altopiano delle Viote. Per chi vuole un percorso da mito c’è la salita Charly Gaul, sempre verso il Bondone, che porta il nome del leggendario ciclista che nel ’56 vinse la tappa del Giro sotto una tormenta di neve.


Castello del Buonconsiglio

Castello del Buonconsiglio

Trento piazza Duomo

Trento - Piazza Duomo

Monte Bondone

Veduta del Monte Bondone

Monte Bondone

Monte Bondone

Centro formativo Candriaim

Centro formativo Candriai

Castello del Buonconsiglio

Castello del Buonconsiglio

XIII SYMPOSIUM of the CITF
International Youth Leader Commision

TRENTO - ITALY - 5-8 May 2016

Giovedì 05 Maggio

Accoglienza

Venerdì 06 Maggio

Presso in Centro Formativo AREAT di Candriai - Strada di Candriai, 15
38123 Candriai
ORE 9.00 Apertura del Simposio
Saluto alle autorità
Intervento sul tema “Integrazione nei Vigili del Fuoco)
(Presidente della Federazione dei Corpi Vigili del Fuoco Volontari)
Presentazione dei temi del Simposio:
• Transizione Allievi/Adulti (Finlandia)
• Integrazione ed immigrazione (Gran Bretagna)
• Valori e futuro degli Allievi Vigili del Fuoco (Germania)
• Bamini Vigili del Fuoco (Polonia e Repubblica Ceca)
Creazione dei Gruppi di lavoro
ORE 10.00 Coffe Break
ORE 10.14 Inizio workshop
ORE 12.14 Pranzo
ORE 14.30 Continuazione workshop
ORE 16.30 Fine lavori

Sabato 07 Maggio

Presso il Grand Hotel Trento - Piazza Dante, 20 - 38122 Trento
ORE 9.00 Cerimonia di chiusura
Saluto delle Autorità
Esposizione dei lavori di graspo
Presentazione delle Nazioni, topic “I Vigili del Fuoco della mia Nazione”
Consegna degli attestati di partecipazione e discorsi finali
ORE 12.45 Pranzo a buffet presso il grand Hotel Trento

Domenica 08 Maggio

Partenza

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segreteria@fedvvfvol.it

Indirizzo

Centro Formativo AREAT di Candriai
Strada di Candriai, 15
38123 Candriai
Grand Hotel Trento
Piazza Dante, 20
38122 TRENTO

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